Vivere tempi difficili significa navigare nel mare in tempesta, ma il coraggio di affrontare le sfide sarà il faro interiore che guiderà verso il porto. Anni ’90. Franco Giannotti lavora come dipendente per un’azienda piacentina. Proxima ancora non esiste. Nel 1993 il mercato subisce un crollo devastante e lo stato italiano precipita nella crisi produttiva.

La moneta viene svalutata quasi del 30% e il governo mette le mani nei conti correnti degli italiani: l’Italia non si trova più nella condizione di essere un punto di riferimento per la produzione in Europa e nel mondo. L’azienda in cui Franco lavorava viene travolta da questa crisi economica. All’imprenditore di allora resta una sola cosa da fare: proporre al suo dipendente di mettersi in proprio tagliando drasticamente le spese.

Franco Giannotti, messo alle strette dagli eventi, si trova a dover affrontare la prima delle scelte più difficili: “prendere o lasciare”. Con due figli di pochi anni e molto buio davanti a sé sembra non esserci alternativa. Unico punto di riferimento il collega che, alla pari, riceve la stessa proposta. Accettano la sfida, forse più grande di loro. Senza capacità economiche, con un mercato in forte crisi, le prime montagne da scalare sembrano già insormontabili. L’estate davanti a loro di certo non aiuta. Sono notti insonni dove i dubbi si trasformano in demoni instancabili.

“Ho fondato l’attività 30 anni fa. L’ho costruita sulla stabilità dei rapporti prima ancora dei prodotti. L’ho fatta crescere con la convinzione che ogni mia risorsa umana sia un valore aggiunto ed una garanzia insostituibile per chi si affida a noi, anche solo per una consulenza fine a se stessa. Oggi siamo una squadra solida, affidabile, competente: il meglio che possa chiedere chi desidera un consiglio o una linea di produzione eccellente.” Franco Giannotti